comunicazione innovativa nella Economia dell'Esperienza
“In Experience Economy Brand is a form of Storytelling and Branding is the production and consumption of Stories”
Il termine Experience Economy è stato descritto per la prima volta in un articolo pubblicato da B. Joseph Pine II e James H. Gilmore, intitolato "Welcome to the Experience Economy"
In quest’articolo gli autori hanno descritto l'economia dell’esperienza come quella “economia emergente, successiva all'economia agraria, quella industriale e la più recente economia dei servizi.” Questo concetto era già stato studiato da molti altri autori e ripreso, in alcuni dei loro assunti concettuali, anche da esperti di marketing come Bernd Schmitt e Philip Kotler, che hanno ridefinito alcune teorie sul marketing introducendo, ad esempio, i concetti di relationship marketing e marketing esperienziale. Pine e Gilmore sostengono che le imprese devono imparare ad orchestrare eventi memorabili per i loro clienti affinché la memoria stessa, ossia l’esperienza, divenga prodotto associato al Brand.
In questo scenario si affacciano sui mercati nuove forme di Content Provider: i cosiddetti “Experience Provider”. Questi sono gruppi di lavoro specializzati, formati da un complesso di funzioni professionali cross-organizzate con approccio multidisciplinare; in questi team la ricerca, la progettazione creativa, la progettazione tecnica e la produzione sono finalizzate alla definizione di nuovo linguaggi, attuando e integrando le competenze chiave delle diverse figure professionali, allo scopo di definire nuovi prodotti e nuovi servizi utili al marketing dell’esperienza in linea con il “Continuum esperienziale” definito da Filser.
In quest’articolo gli autori hanno descritto l'economia dell’esperienza come quella “economia emergente, successiva all'economia agraria, quella industriale e la più recente economia dei servizi.” Questo concetto era già stato studiato da molti altri autori e ripreso, in alcuni dei loro assunti concettuali, anche da esperti di marketing come Bernd Schmitt e Philip Kotler, che hanno ridefinito alcune teorie sul marketing introducendo, ad esempio, i concetti di relationship marketing e marketing esperienziale. Pine e Gilmore sostengono che le imprese devono imparare ad orchestrare eventi memorabili per i loro clienti affinché la memoria stessa, ossia l’esperienza, divenga prodotto associato al Brand.
In questo scenario si affacciano sui mercati nuove forme di Content Provider: i cosiddetti “Experience Provider”. Questi sono gruppi di lavoro specializzati, formati da un complesso di funzioni professionali cross-organizzate con approccio multidisciplinare; in questi team la ricerca, la progettazione creativa, la progettazione tecnica e la produzione sono finalizzate alla definizione di nuovo linguaggi, attuando e integrando le competenze chiave delle diverse figure professionali, allo scopo di definire nuovi prodotti e nuovi servizi utili al marketing dell’esperienza in linea con il “Continuum esperienziale” definito da Filser.
Ecco dunque